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Una storia lunga quindici anni
L’Azienda è nata nel 2005. Il terreno acquistato era prevalentemente istituito a noccioleto, una parte di circa 4 ettari era una vecchia vigna di circa 60 anni, con circa mille ceppi di prefillossera. Il noccioleto è stato estirpato ed al suo posto è stata impiantata una vigna che adesso ha circa 15 anni. Il nome Al-Cantàra (che in arabo significa “ponte”) vuole sottolineare il legame con la terra siciliana. Tradizionale simbolo di unione, il ponte vuole collegare simbolicamente arte, vino e poesia. Tutti i nostri vini hanno nomi di poesie di autori siciliani e le etichette sono state interpretate artisticamente da due giovani pittori catanesi. Proprio per tale motivo la nostra azienda si connota per una forte identità culturale e territoriale. Inoltre nella nostra azienda abbiano realizzato un “Museo” nel quale sono custodite sotto forma di etichette, bottiglie e tappi, circa 400 piccole opere d’arte realizzate da circa 300 artisti di tutta Italia, fra cui Oliviero Toscani, Ferdinando Scianna, Bruno Caruso, Alessandro Bronzini ecc. Vi sono numerose installazioni create da alcuni artisti utilizzando oggetti ed attrezzi aziendali non più in uso.
La nostra Azienda coniuga tradizione ed innovazione. Infatti, pur essendo un’Azienda giovane ancora conserviamo le tradizioni di una volta, come i lavori per la “gestione in verde“ della vigna e la “raccolta delle uve fatta rigorosamente a mano“. Il nostro obbiettivo è stato sempre quello di far esprimere il territorio coltivando le uve ed esaltare le caratteristiche organolettiche delle nostre varietà autoctone come il nerello mascalese, nerello cappuccio, carricante e grecanico. Allo stesso tempo utilizziamo la tecnologia per migliorare l’espressione delle cultivar. In particolare l’utilizzo di una pressa soffice di ultima generazione , con un sistema di pressatura al chiuso che utilizza gas inerti, come l’azoto. Pressa che ci permette di lavorare al riparo dall’ossigeno, evitando in questa fase di intervenire con anti ossidanti come i solfiti, così rispettando la parte aromatica dei mosti. Inoltre anche l’uso del freddo e del caldo ci permette di intervenire per migliorare l’espressione territoriale dei vini. Utilizziamo l’innovazione dell’acciaio inox durante le fermentazione alcolica, migliorando la pulizia dei nostri vini, ma continuiamo, come la tradizione vuole, ad affinare in botti di rovere (barriques, tonneaux e botti da 25 hl).
La nostra attenzione continua anche nell’ultima fase, cioè quella dell’imbottigliamento. In questo caso utilizziamo una linea all’avanguardia che ci permette di lavorare, come nella pressa, con l’azoto, continuando così ad abbassare l’uso dei solfiti ed attestandoci a valori sotto i limiti del biologico.
Una visita gastronomica, ma anche culturale
Chi visita la nostra azienda scopre che l’Etna, circa 20.000 anni fa, era almeno 400 metri più alta di quanto lo è adesso! Trova inoltre delle piramidi, ovvero “simboli religiosi” ereditati dalla popolazione che viveva in questa parte della Sicilia oltre 3000 anni fa! Scrivici e prenota il tuo tour tra le nostre cantine: saremo felici di raccontarti ogni dettaglio.